Solo qualche giorno fa Davide Cassani, ct della nazionale ciclismo in un post su Facebook scriveva:
“Care persone che avete in mano le leve del potere e, come si dice, siete perennemente occupati nelle stanze dei bottoni, cercate di capire anche noi. Non vedo pericoli nel fare una corsa a piedi, in solitaria e neanche nel prendere una bicicletta”
Come ampiamente previsto ed anticipato dai media, il Decreto è arrivato, l’Italia si prepara a ripartire. L’imperativo dai rispettare è però sempre lo stesso: rispettare le distanze sociali.
Da oggi 27 aprile, cominciano le riaperture, ovviamente parziali e scaglionate.
“Inizia la fase 2, ora la convivenza con il virus – lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi – sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, al distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze”
Nel Decreto del Presidente del Consiglio de Ministri – annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte – alcuni punti sono dedicati espressamente all’attività sportiva e allo sport in particolare.
Ecco il link per scaricare l’intero DPCM e di seguito gli specifici comma che interessano chi va in bici:
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
g) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paraolimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a po1te chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sp01tive Nazionali, le Discipline Sp01tive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva;
È quindi ufficiale, sarà possibile ritornare in sella dal 4 maggio, rispettando le distanze tra i ciclisti e i confini regionali, evitando gli assembramenti e quindi gli allenamenti di gruppo.
Il bici da soli, con o senza la mascherina?
Che delusione, io aspettavo questo momento per infilare la mia MTB in macchina ed andare nei boschi e nelle montagne della mia regione. A quanto pare non si potrà fare
In teoria, rimanendo all’interno dei confini della propria Regione e compilando l’autocertificazione riportando il motivo per cui si esce di casa, ad esempio “Come previsto dall’articolo 1.f del DPCM 26 aprile 2020: è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”, si potrò fare. Sembrano non esserci altri vincoli sia in termini temporali che chilometrici.
Spiegatemi come fate a correre o ad andare in bici (magari in salita!) con la mascherina!
Nell’articolo abbiamo scritto e chiarito che il decreto non prevede, dove si parla di attività sportiva non professionistica, l’obbligatorietà della mascherina. Noi consigliamo di portarla sul viso quando ci si avvicina ai centri abitati e ad altre persone, nell’attività individuale specie durante lo sforzo fisico può essere d’intralcio alla respirazione e sicuramente poco confortevole.
Non è meglio indossare uno scaldacollo? A seconda delle situazioni ci si può coprire in modo semplice naso e bocca
In Lombardia invece c’è l’obbligo di utilizzare sempre la mascherina.